Neoplasia avanzate del rene e della prostata

La visione moderna dell’Oncologia prevede una valutazione multidisciplinare delle attività, inizialmente rivolte alla sole scelte terapeutiche, e prevalentemente per malattia localizzata, ma sempre più rivolte anche alle scelte relative al trattamento della malattia avanzata. Questa “mutazione” progressiva porta ovviamente a dei mutamenti organizzativi profondi legati alla necessità di inserire nuove figure nei Team mutidisciplinari per operare scelte innovative e discutere con competenza di nuovi approcci. Potrebbe sembrare banale parlare di multidisciplinarietà anche nell’ambito delle terapie mediche ma in effetti i risultati che oramai siamo in grado di osservare ed ottenere con i nuovi farmaci pongono nuovi problemi a cui occorre dare risposte: capacità diagnostiche innovative, planning terapeutico multidisciplinare, rivalutazione periodica dei casi clinici trattati non solo ai fini della valutazione di esito ma anche ai fini della eventuale programmazione di trattamenti successivi. Tutto questo pone la necessità di avere nel Team conoscenze sempre più profonde sul meccanismo di azione dei Farmaci e sulla loro miglior utilizzazione, compresa la gestione di tossicità non del tutto conosciute e prevedibili come quelle correlate all’uso di checkpoint inhibitors. In questo convegno affronteremo le tematiche relative ai nuovi farmaci e ai nuovi dati relativi a farmaci già esistenti, alla trasferibilità dei dati della ricerca alla pratica clinica, alla discussione dei nuovi settings di malattia recentement emersi e alle modalità più appropriate per gestirli, sempre più spesso anche con ottica conservativa alla luce di dati biologici e strumentali che stanno modificando in modo, oramai in modo continuativo, le modalità di erogazione delle scelte terapeutiche. L’arrivo di un nuovo farmaco non rappresenta solo una possibile opzione in più per alcuni pazienti ma l’opportunità di ridisegnarne la strategia teraputica complessiva, anche alla luce delle altre patologie presentate dal paziente: la figura al centro delle scelte.