Descrizione del congresso Nonostante gli avanzamenti delle conoscenze e il perfezionamento degli approcci siamo ancora lontani dall’avere il fenomeno dell’Addiction sotto controllo. Purtroppo dobbiamo constatare che ancora oggi ci sono molte zone d’ombra, e una patologia così difficile da trattare richiede sempre che l’aggiornamento continuo e costante sia il faro che guida i professionisti del settore a traslare i sistemi innovativi che arrivano dall’evidenza scientifica nella loro pratica clinica. Siamo consapevoli che l’Addiction è tuttora una disciplina giovane e molto c’è ancora da fare per riuscire a comprendere i meccanismi sottesi alla malattia. Quindi nel campo sanitario la sfida in atto richiede che i migliori cervelli debbano dedicarsi a questo segmento della medicina, che rappresenta una minaccia per i nostri giovani, e stando alle recenti rilevazioni epidemiologiche anche per i meno giovani, toccando fasce di età impensabili fino a qualche decennio addietro. Inoltre, il massiccio e prepotente ingresso delle dipendenze comportamentali sta mettendo a dura prova sia i Servizi Pubblici delle Dipendenze che il cosiddetto “Privato Sociale”, abbandonati a loro stessi dalla politica. Da sempre si parla di questa patologia solo in concomitanza di fatti efferati di cronaca, e si invocano unicamente misure restrittive, che storicamente nei fatti hanno sempre fallito. Mai come ora bisogna fare quadrato e mettersi tutti insieme, e aprire una nuova fase che coinvolga tutti, per lavorare per un interesse comune speso a porre le basi per una nuova stagione. E’ giunto il momento di chiamare tutti a raccolta e la SITD vuole che questo congresso inauguri questo nuovo corso, e non a caso il Convegno si svolgerà grazie al Magnifico Rettore Prof. Giovambattista De Sarro, presso una prestigiosa realtà universitaria del Sud: Catanzaro.
I destinatari del Convegno sono medici, psicologi, biologi, sociologi, infermieri, assistenti sociali, educatori, pedagogisti e altre figure professionali sanitarie, ma i lavori sono aperti a tutti coloro che siano interessati, ed in particolare ai professionisti dell’informazione e a politici ed amministratori locali che vogliano interagire ed aggiornarsi. Come sempre un momento importate è rappresentato dalle presentazioni di lavori clinico-metodologici dei Servizi, di ricerche precliniche Universitarie, del Privato Sociale e dei Servizi Integrati (Pubblico-Privato).
Siamo sicuri che far dialogare la pratica clinica e la ricerca sia la strada giusta. Indispensabile è l’aggiornamento sistematico dei professionisti sanitari, collegando la ricerca di informazione al bisogno che emerge dalla pratica secondo l’intuizione chiave della evidence-based medicine.
Al tempo stesso è fondamentale tenere sempre ben presente il richiamo all’appropriatezza. Quando ci riferiamo all’appropriatezza intendiamo la qualità di una procedura/intervento che persegua i benefici ad essa associata e che superi i rischi di un margine sufficiente da ritenere che valga la pena applicarla. A tal proposito in particolar modo nel nostro settore, purtroppo, dobbiamo segnalare che la Sanità regionalizzata ha creato enormi differenze che sono state documentate a qualsiasi livello di aggregazione, nonostante esista una legge Nazionale che regola la disciplina (309/90). Riportare all’interno dei convegni tutte le novità
e il lavoro clinico-metodologico che ogni giorno viene praticato e la continua ricerca delle migliori prassi possibili è il punto di partenza e di arrivo per una sanità più giusta e più efficiente.
Gli argomenti del convegno sono della massima attualità, e il confronto con altre realtà è un passaggio irrinunciabile per consentire un confronto globale sull’Addiction.
Il convegno si aprirà con una lettura del prof Gessa, uno dei maggiori esperti nel campo dell’Addiction, poi proseguirà con una sessione dedicata a tutto il mondo che a vari livelli di conoscenza affronta la patologia tutti i giorni, per un confronto puntuale e per individuare le criticità e i punti di eccellenza, allo scopo di sintetizzare un nuovo corso partendo dalle conoscenze attuali, e indicando una nuova progettazione per aggredire la patologia.
Una sessione sulla neurobiologia si occuperà del rapporto tra memoria e Addiction. Il nostro socio fondatore Prof. Gianluigi Gessa affermava che il ritorno della memoria della droga costringe il fumatore, l’alcolista, il cocainomane a riprenderne l’assunzione anche dopo lunghi periodi di astensione, nonostante le conseguenze negative e i fermi propositi di resistere alla tentazione.
Numerose ricerche evidenziano e tentano di spiegare tale rapporto e i sistemi neurotrasmettitoriali coinvolti; per esempio, studi su animali da laboratorio hanno riportato che antagonisti del recettore adrenergico, come il propranololo (Bernard et al.,2006), somministrati in corrispondenza del richiamo della memoria, possono attenuare o inibire il riconsolidamento delle memorie richiamate. Altresì, è stato riconosciuto il ruolo del glutammato attraverso i suoi recettori ionotropici e metabotropici, e si è riscontrato un effetto positivo dell’impiego clinico delle tecniche di EMDR.
Una sessione molto importante è dedicata a un confronto tra tutti coloro che a vari livelli interagiscono con la patologia, Servizi Ser. D., Università e “Privato Sociale”, per convogliare e progettare un percorso comune di ricerca anche nella fase di riabilitazione, dove è fondamentale il ruolo del “Privato Sociale” più interessato e competente.
Analogamente a quanto è avvenuto in altre branche, anche in ambito tossicologico negli ultimi anni
vi è stata una crescente attenzione alla problematica della personalizzazione del trattamento. Benché tutti abbiamo conoscenza di che cosa significhi questo nella comune pratica clinica, è pur vero che cercare di definire atteggiamenti e procedure, per le peculiarità stesse della materia, non è compito facile e quindi è utile approfondire il rapporto tra appropriatezza clinica, EBM, linee guida, e la personalizzazione della cura. La tematica relativa alla regolamentazione del mercato della cannabis, a prescindere dalle finalità di impiego, medico, autoterapeutico o ricreazionale, dovrebbe anche tener conto delle ripercussioni, dirette o indirette, sul piano clinico. Pertanto, se ne discuterà sia dal punto di vista della ricerca di base, sia dal punto di visto clinico che in vista dell’impiego come farmaco laddove appropriato.
Momento fondamentale del convegno è la sessione sui farmaci agonisti (metadone cloridrato e buprenorfina cloridrato), prescritti in Italia a circa 70.000 pazienti. Si tratta di farmaci essenziali che, in virtù delle loro proprietà farmacocinetiche e farmacodinamiche, sono in grado di interrompere/ridurre l’autosomministrazione di eroina (Baxter et. al., 2013; Bond e Witton, 2017); verranno illustrate le relative esperienze e strategie alla luce delle evidenze scientifiche più recenti.
Altra sessione farà il punto sulla trattazione relativa al più importante problema di patologia correlata all’uso iniettivo di sostanze, e cioè l’epatite da HCV, con una disamina delle esperienze organizzative e cliniche e delle relative buone pratiche esportabili in altri contesti operativi.
Si parlerà di comorbidità psichiatrica nei soggetti affetti da Disturbi da Uso di Sostanze, in relazione agli ultimi aggiornamenti. Per i clinici, la “doppia diagnosi” rappresenta spesso una sfida sia dal punto diagnostico che terapeutico; per tutte le figure professionali interessate sarà un’occasione di confronto e di integrazione.
Si affronterà la tematica del contrasto ai decessi per overdose da oppioidi (grave problema nel Nordamerica, a rischio di ritorno in Europa ed in Italia), affrontando le proprietà cliniche degli spray nasali a base di naloxone cloridrato, antagonista nell’overdose da oppioidi, recentemente introdotti anche in Italia.
Si parlerà infine di alcool, nell’ottica della riabilitazione nel Servizio Pubblico, e dei meccanismi di gestione in équipe essenziali per l’ottimizzazione degli interventi e dell’interazione con paziente e familiari.
Le tematiche trattate sono coerenti con le professioni sanitarie dei discenti di cui si prevede la partecipazione all’evento. I temi verranno affrontati con lezioni magistrali, serie di relazioni su tema preordinato, tavole rotonde e discussione e dibattito tra pubblico ed esperti.
Argomenti del congresso: Dipendenze Patologiche