II Congresso Nazionale GIM-Med. R "Argomenti di Medicina Rigenerativa"

La Medicina Rigenerativa, intesa come enorme bagaglio di conoscenze acquisite nell’ultimo ventennio a carico delle cellule staminali sia centrali che adulte periferiche, superando gli ambiti originari limitati al trapianto, apre a una serie di nuovi approcci volti a migliorare la qualità della vita prolungata. Gli studi sulla epigenetica delle cellula staminali e progenitrici hanno inoltre definito gli effetti negativi della infiammazione cronica sulla capacità replicativa delle cellule staminali. La cellula staminale centrale infatti non ha capacità replicative infinite: normalmente tale capacità si esaurisce nell’ottantenne che presenta quindi un quadro conosciuto come Sindrome delle Cellule Staminali Esauste. L’infiammazione, per molteplici motivi tuttora allo studio, induce un accelerato consumo di tali cicli replicativi determinando una senescenza cellulare precoce. Il mancato controllo della infiammazione quindi, vuoi per difetto di diagnosi precoce vuoi per scarsa aderenza alla terapia di fondo domiciliare, anticipa l’invecchiamento compromettendo la qualità della vita che non si traduce in benessere della salute ma in una serie di ricoveri ospedalieri subentranti per il precipitare di scompensi d’organo sempre più critici e frequenti. Le conoscenze scientifiche derivanti dalla medicina rigenerativa spiegano oggi come il controllo dei fattori di rischio riduce o rallenta lo svilupparsi di patologia. Esempio scolastico è il controllo dei fattori di rischio dismetabolici per la prevenzione della Malattia Cardiovascolare. In una patologia ove il compartimento delle Cellule Progenitrici Endoteliali (EPC) appare down-regolato, i vantaggi derivanti dal controllo stabile del diabete unitamente a strategie volte al recupero di efficienza delle EPC, appaiono evidenti.