Second International Congress on Viral Hepatitis and Organ Transplantation

RAZIONALE SCIENTIFICO Tutti gli anni si eseguono, nel mondo, circa 42.000 trapianti d’organo, la percentuale di sopravvivenza dei pazienti è oggi intorno al 90% ad 1 anno, a dimostrazione del fatto che il trapianto rappresenta il mezzo migliore per riabilitare pazienti con malattie d’organo in fase terminale come reni, cuore, fegato e polmoni. La terapia immunosoppressiva, indispensabile per prevenire e trattare il rigetto dell’organo trapiantato, espone i pazienti ad un elevato rischio di complicanze infettive e un adeguato programma di prevenzione delle infezioni è indispensabile per evitare complicanze infettive potenzialmente letali, quali ad esempio le micosi invasive che tipicamente si osservano in alcune categorie di pazienti quali i soggetti sottoposti a trapianto di fegato e di polmone. Il convegno verterà prevalentemente, in un’ottica interdisciplinare e internazionale, sulle problematiche inerenti il trapianto epatico nel soggetto con malattia ad eziologia virale per il quale la strategia antivirale adottata pre- e post-trapianto rende più sicuro il programma d’immunosoppressione e garantisce migliori risultati a breve e lungo termine. Cardine imprescindibile per la gestione diagnostico-terapeutica di questi pazienti è infatti la cooperazione tra le diverse discipline coinvolte (chirurgo, epatologo, infettivo logo, etc.) con il supporto indispensabile dei servizi diagnostici e del farmacista ospedaliero. Durante il convegno, ampio spazio sarà dato alla disamina critica delle opzioni terapeutiche oggi disponibili per la terapia delle infezioni virali, quali HBV e soprattutto HCV, che come è noto rimane il principale responsabile di molte delle complicanze post-trapianto. Ampio risalto sarà quindi dato alle attuali opzioni terapeutiche, sia per la terapia dell’epatite B che per la C, ma una importante attenzione sarà anche rivolta ai nuovi farmaci che si preparano ad entrare nel mercato per la terapia dell’infezione da HCV. Affronteremo inoltre il tema sempre più attuale del trapianto epatico nel paziente con coinfezione HIV/HCV. Contestualmente alla disamina delle infezioni da virus epatitici nei pazienti soggetti a trapianto d’organo solido, sono previsti, con il contributo dei principali esperti italiani ed internazionali, degli interventi generale su queste patologie e sulla loro terapia, per evidenziare lo stato dell’arte e le differenze che vi sono nel management quando queste interessano il paziente trapiantato/da trapiantare. Al termine del convegno verrà presentato un programma di ricerca, coordinato dal Centro Nazionale Trapianti, che si pone l’obiettivo di armonizzare le strategie terapeutiche nei diversi centri di trapianto epatico che consenta nello stesso tempo di raccogliere prospetticamente dati che potranno essere utilizzati dalle autorità regolatorie per le finalità di competenza nonché a scopo scientifico e divulgativo.