Attività formativa per: Psicologo Attività formativa per: Medico chirurgo Attività formativa per: Farmacista Località di svolgimento: Benevento Località di svolgimento: Campania
Descrizione del congresso Con carcinoma dell'ovaio o carcinoma ovarico si intende un tumore che nasce dalle cellule delle ovaie. In particolare, il carcinoma ovarico è la seconda forma più comune di tumore ginecologico ed il sesto più diffuso cancro femminile.
Esistono diversi tipi istologici di carcinoma dell'ovaio , ma la distinzione più importante è tra tumori di tipo epiteliale e tumori non-epiteliali.
In casi molto rari nell'ovaio possono nascere tumori dovuti ad altri tipi di cellule (per esempio i linfomi) oppure nell'ovaio possono trovarsi cellule di tumori di altri organi che sono arrivate su questo organo (l'esempio più tipico è la presenza sull'ovaio di cellule di un carcinoma dello stomaco, dell'intestino o della mammella).
Il carcinoma dell’ovaio è la seconda più comune forma di tumore ginecologico con un’incidenza di 17 casi su 100.000 donne per anno nei paesi industrializzati. Con la chemioterapia di prima linea si raggiunge una risposta clinica completa nel 60-80% delle pazienti con malattia in stadio avanzato, ma la sopravvivenza libera da malattia (DFS) e la sopravvivenza globale (OS) rimangono deludenti (DFS 12-18 mesi e OS 30-38 mesi) per la recidiva di malattia. Il trattamento di seconda linea ha ancora oggi finalità palliative. Il tempo ottimale di inizio di un trattamento di seconda linea è dibattuto. L’orientamento prevalente è quello di iniziare la chemioterapia di salvataggio in presenza di malattia sintomatica e clinicamente documentabile con l’obiettivo di controllare i sintomi o ridurre il volume di malattia e quindi prolungare la sopravvivenza. Altro parametro da considerare utile per guidare la scelta della terapia di seconda linea è l’intervallo libero da malattia dopo il trattamento di prima linea con schemi a base di platino. Le pazienti non rispondenti o con recidiva precoce (entro 6 mesi dal trattamento di prima linea) sono il gruppo con malattia refrattaria/resistente al platino e hanno minore probabilità di risposta alla chemioterapia in genere. Le pazienti che, viceversa, hanno un intervallo libero superiore ai 6 mesi, presentano un’elevata probabilità di rispondere a un nuovo trattamento con platino (malattia platino sensibile) o ad altri agenti chemioterapici. Nell’ambito delle pazienti con malattia platino sensibile, si può infine identificare un ulteriore gruppo di pazienti (intervallo libero > 24 mesi) con più elevata probabilità di risposta alla seconda linea di trattamento (60% circa). Risulta pertanto evidente che il tasso di risposte alla terapia di salvataggio, sia con platino sia con altri agenti antitumorali, aumenta con l’aumentare dell’intervallo libero da malattia.
Obiettivo dell'incontro è quello di offrire agli operatori sanitari impegnati nella gestione di pazienti con carcinoma ovarico e un possibile confronto nell'ambito di queste situazioni e di stimolare razionali logiche di scelta nella prevenzione e nella gestione di quei “casi difficili” con cui frequentemente il medico nella pratica clinica quotidiana si confronta
Argomenti del congresso: La diagnosi, la terapia chirurgica, la terapia medica
Informazioni Data: 30/06/2014
Comune: Benevento
Azienda/Ente formativo: Agenzia Beneventi
Luogo di svolgimento: Centro Congressi Ospedale Fatebenefratelli
Indirizzo: Viale Principe di napoli 14a
Crediti assegnati: 6
Durata del corso (in ore): 6
Quota di partecipazione: 0 €
Responsabile scientifico: Dott. Antonio Febbraro
Qualifica: Resp. U.O. di Oncologia Osp. Fatebenefratelli