Vie aeree. L’attuale visione unitaria pneumologica e otorinolaringoiatrica. Evidenze scientifiche.

Il legame esistente fra vie aeree respiratorie superiori e inferiori è da tempo conosciuto. Asma e rinite sono frequentemente associate; fino all’80% dei pazienti asmatici presenta rinite allergica e fino al 40% dei pazienti con rinite soffre anche di asma. L’asma è inoltre frequentemente osservabile in associazione a sinusite cronica. Si è pertanto affermato il concetto che rinite, sinusite ed asma non siano malattie distinte, ma spesso rappresentino un identico processo patologico, essenzialmente di natura infiammatoria, nei diversi distretti dell'apparato respiratorio. Mentre l’associazione tra rinite allergica e asma è ben definita sul piano epidemiologico e clinico, meno studiata è l’interazione tra vie aeree superiori ed inferiori nella broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Il fumo di sigaretta compromette anche la funzionalità nasale e nella BPCO è stata evidenziata una elevata prevalenza di rinosinusite. Il naso interviene nel filtrare, purificare, umidificare, condizionare e regolare il flusso di più di 7 m3 di aria in 24 ore: una alterazione di tali funzioni, osservabile in corso di rinosinusite, può essere in parte responsabile della patologia bronchiale. Nel trattamento delle malattie bronchiali occorre sempre anche considerare una adeguata terapia di una eventuale malattia delle vie aeree superiori. Nel convegno verranno esaminati aspetti diagnostici e terapeutici di malattie concomitanti delle alte e basse vie respiratorie, nella convinzione che una visione interdisciplinare ed integrata sia necessaria per migliorare ed ottimizzare l’assistenza dei pazienti.